L’albero delle storie | Laboratorio di Storymaking
Workshop a cura di Salvo Pitruzzella
Giugno 2019
Durata: 20 ore in un weekend
Luogo: Officine Ouragan, Piazza Montevergini 2
Raccontare storie è da sempre un modo di conoscere e di incontrare il mondo. Il laboratorio è viaggio alla scoperta della nostra creatività attraverso l’arte dell’inventare e raccontare storie. A partire da riflessioni generali sul linguaggio (in particolare le dinamiche significante/significato in De Saussure e le funzioni linguistiche in Jacobson), i partecipanti sono invitati al gran lunapark delle parole. Esse sono smontate e rimontate, estrapolate dai loro contesti e messe in condizione di rigenerarsi, vissute nella loro dimensione estetica e come evocatrici di immagini. Si sperimentano quelle che ho definito “Macchine Rodariane”, ispirate alla Grammatica della fantasia del grande scrittore italiano, basate su giochi linguistici e associativi, ampliate da esercizi ispirati ai nonsense di Edward Lear, alle parole-baule (portmanteau words) di Lewis Carroll, e alle “parole che dovrebbero esistere ma non ci sono” con cui giocava Douglas N. Adams nel suo mitico The Real Meaning of Liff. Quindi si introducono esercizi di improvvisazione, principalmente basati sul metodo di Keith Johnstone (Impro for Storytellers), finalizzati alla creazione immediata e collaborativa di scene e dialoghi. Infine, gradualmente e delicatamente, si iniziano ad esplorare gli arcani territori della metafora e del simbolo, scoprendone il valore conoscitivo e le sfaccettature, imparandone usi e abusi, e cercando di costruire le proprie metafore e di creare i propri simboli. Qui nasce il narratore: si comprende che il “come” dire è tanto importante quanto il “cosa” dire. Si iniziano ad esplorare i punti di vista: il narratore onnisciente viene spezzettato nelle voci dei personaggi e degli oggetti, si sperimentano le soggettività: “egli/ella”, “io”, “tu”, le versioni contrastanti della stessa storia (l’effetto Rashomon), le tonalità affettive. Ci si sofferma ai bivi, e si prova a prendere più strade possibili, lasciando aperte tutte le possibilità offerte dal togliere le redini al testo e lasciarlo andare liberamente, per poi scegliere quella che più ci risuona. E infine ci si rapporta con la distanza: il narratore capisce che, una volta creata, la storia è di tutti, e impara a distaccarsene, mettendosi nei panni del lettore/ascoltatore, e rivisitare la propria opera con sensibilità critica. Il percorso è dedicato a: insegnanti, educatori, psicologi, genitori, aspiranti artisti e scrittori, e a tutti quelli che vogliono lavorare sulla propria creatività.
Breve profilo dell’esperto
Salvo Pitruzzella è direttore della scuola triennale di Drammaterapia del Centro ArtiTerapie di Lecco. Insegna Pedagogia dell’Arte e Scrittura Creativa presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. è autore di diversi libri, tra cui L’ospite misterioso: che cos’è la creatività, come funziona, e come può aiutarci a vivere meglio (2008) e Manuale di narrazione creativa (2012), ambedue pubblicati da FrancoAngeli, Milano.