“Ero solito pensare che i problemi ambientali fossero la perdita di biodiversità, il collasso degli ecosistemi e il cambiamento climatico. Pensavo che in 30 di buona scienza avremmo potuto affrontare questi problemi. Ma mi sbagliavo. I principali problemi sono l’egoismo, l’avidità e l’indifferenza, e per affrontarli abbiamo bisogno di una trasformazione spirituale e culturale che noi scienziati non sappiamo come affrontare.”
Gus Speth
Le attività umane hanno un forte impatto sulla qualità della biodiversità nel territorio. È necessario capire come queste interagiscono con la biodiversità stessa, quali hanno effetto negativo e quali pratiche invece possono contribuire a conservarla.
“I reporter della biodiversità” è un progetto coordinato da In Medias Res, svoltosi nel 2017 in partenariato con la Commissione Tutela Ambiente Montano (CAI-SAT), Rete di Riserve Alto Noce, Associazione MMAPE, e alcuni docenti e finanziato dal Servizio sviluppo sostenibile della Provincia Autonoma di Trento.
Scopo del progetto era la sensibilizzazione di giovani dai 14 ai 16 anni sulle interazioni tra attività umane e biodiversità, attraverso la tecnica partecipativa della citizen science.
Il progetto ha coinvolto 40 studenti dell´Istituto professionale alberghiero della Valle di Sole (TN) in una serie di incontri all’interno del territorio della Rete di Riserve dell’Alto Noce, durante i quali hanno raccolto materiale fotografico ed effettuato interviste ad attori locali approfondendo tematiche quali agricoltura, sport e consumo di suolo e il loro impatto sulla biodiversità.
I materiali raccolti e rielaborati hanno permesso la realizzazione di un video, di un libretto informativo (distribuito all’interno della Rete delle Riserve), di un blog e di un piccolo Festival della biodiversità a conclusione del progetto.